SNOW PATROL
"Ci sono band che se la tirano, band che ti stanno sui cosiddetti. E poi ci sono band che ti prendono e ti entrano dentro – ti toccano il cuore – intimamente. E’ come se ci si conoscesse entrambi da tempo. Credo che noi siamo una di queste band.”
Così dice Gary Lightbody, cantante e autore degli Snow Patrol. E tutto quello che serve come prova è il nuovo album dei Snow Patrol “Eyes Open”, una raccolta di brani che mantiene egregiamente la promessa fatta con il precedente “Final Straw” che nel 2004 vendette 2 milioni di copie.
Registrato durante il 2005, anno tumultuoso e tempestoso per gli Snow Patrol, “Eyes Open” è l’opera di una band che ha scalato le vette facendo da supporter agli U2 in Europa, esibendosi al Live 8 sia a Hyde Park che in Scozia, ma che è riuscita a restare fedeli ai propri valori base: brani bellissimi e potenti sostenuti da testi che sono fra i più commoventi e convincenti della musica rock.
“Questi due anni sono stati meravigliosi. Ma quando ci siamo messi a scrivere il nuovo album siamo stati piuttosto disciplinati ed austeri. Si trattava di dire: Ci siamo divertiti. Basta adesso. Non adagiamoci sugli allori. Perdiamo tutto se il prossimo passo non sarà davvero eccezionale.”
Così nel febbraio 2005, gli Snow Patrol si sono radunati a Dingle sulla costa occidentale dell’Irlanda. Il batterista Jonny Quinn conosce bene la zona e convince il resto della band che il cottage sperduto usato una volta da Kate Bush sarebbe stato l’ideale per stimolare lo spirito Snow Patrol. Lightbody e il produttore Garret ‘Jacknife’ Lee sono arrivati con 3 brani in fase di preparazione. Tutti gli altri sono stati composti in quella località, sull’orlo di un precipizio.
“Tutto era intriso di significato per me” dice Lightbody. “Lo studio era proprio sul precipizio di una scogliera con le onde dell’oceano che si scagliavano di sotto.” Gli Snow Patrol non sono dei novellini. Sono passati due anni da quando hanno pubblicato ‘Run’ il loro indimenticabile inno all’amore e al desiderio, da quando è arrivato al N° 5 nelle classifiche inglesi portando l’album ‘Final Straw’ al N° 3. È stato il coronamento di 10 anni di fede e duro lavoro insieme.
“Sfido qualsiasi band a non sentirsi frastornata,” dice il chitarrista Nathan Connolly. “Il mondo decide che tu gli piaci e all’improvviso ti ritrovi i tuoi stessi eroi tra il pubblico……Michael Stipe è stato così gentile con noi al Festival dell’Isola di Wight. Noi siamo molto autocritici – sappiamo quando siamo al massimo.” “Si siamo molto severi con noi stessi,” aggiunge Lightbody, “Gli Snow Patrol non sarebbero un band di successo se non avessimo quella fondamentale autocritica e, senza voler sembrare un monaco autoflagellante, se non fossimo dotati di sincerità e onestà.”
Lightbody e il batterista Jonny Quinn sono di Belfast e dintorni ma si conoscono all’Università di Dundee in Scozia nel 1994. Nel 1997, chiamandosi Polar Bear, pubblicano un EP su etichetta Electric Honey Records di Glasgow. Poi, messi sotto contratto dalla Jeepster Records, cambiano il loro nome in Snow Patrol, pubblicano 2 album "Music For Polar Bears" (1998) e "When It's All Over We Still Have To Clear Up" (2001). Nel 2003 firmano un contratto con la Polydor/Fiction Records e iniziano a comporre l’album ‘Final Straw’ con Garret "Jacknife" Lee, dando così vita al loro ‘sound’ inequivocabile e evocativo.
“Una volta trovato non potevamo prendere in considerazione nessun’altro tranne lui. E’ come un membro della band. Sa quello che possiamo fare e non ci lascia nè andare a letto nè stappare una bottiglia di birra prima di averlo realizzato.” Lee torna a fare il produttore di “Eyes Open”. La prima cosa che fa è mettersi a tavolino con Lightbody ed esaminare con occhio estremamente critico i demos raccolti nel corso di oltre due anni. E il salto in avanti che fanno le idee e il ‘sound’ degli Snow Patrol è presto evidente.
Il brano di apertura “You’re All I Have” pulsa di energia pura. Poi c’è il magnifico contributo della ‘guest vocalist’ Martha Wainright in “Set the Fire to the Third Bar”. Lightbody ha scritto il brano verso la fine della permanenza in studio di registrazione e lo riteneva perfetto per la voce di Wainright. Per caso era in tour in Irlanda e dice Lightbody “Non credo molto nel fato ma quando ci hanno chiamato per dirci che era qui e voleva cantare il pezzo, è stato ‘un vero colpo del destino’.”
Ascoltate anche i quattro brani con la partecipazione del coro Celtico dell’élite indie (che comprende Eugene Kelly, Charlie Clarke, Jenny Reeve e Iain Archer) e il contributo alle tastiere di Ken Stringfellow (Posies, Big Star e membro aggiuntivo della live band dei REM.)
“L’elettronica” da inno religioso del brano di chiusura “Finish Line” è un’altra innovazione ma è “Chasing Cars”, altro brano stupendo, che racchiude il vero spirito dell’album. “E’ la canzone d’amore più pura e più sincera che abbia mai scritto” dice Lightbody. Quello che si sente in “Eyes Open” è il ‘sound’ di una band che suona al massimo della potenza. Non ci sorprende visto che la band ha passato la maggior parte degli ultimi 30 mesi ‘on the road’. Ma hanno anche aggiunto una nuova dimensione grazie al contributo di due nuovi membri. Nel febbraio del 2005 il bassista Marc McClelland lascia la band. Il poli-strumentista Paul Wilson, amico di sempre e membro della loro formazione live per i concerti, prende il suo posto. “Dal punto di vista scrittura e composizione avere lui è come avere un cervello di ricambio” dice Lightbody ridendo. “Se pensi ‘ma perché non possiamo fare questo anche noi?’ Paul lo sa fare. Ha dato all’album quel qualcosa in più.” A completare la nuova formazione del quintetto è Tom Simpson. Il suo talento come tastierista e programmatore contribuisce già da tempo al lavoro ‘on the road’ e ora come membro fisso, il contributo che sa dare in studio di registrazione aggiunge un elemento in più a “Eyes Open”. "Eyes Open” è la cartolina che gli Snow Patrol ci mandano dal precipizio della scogliera. Sarà molto difficile ignorare questi brani nel 2006. La data di pubblicazione dell’album ‘Eyes Open’ è 28 aprile 2006. |