JUST JACK
Figlio della garage culture, è DJ e compositore inglese. E' salito alla ribalta dalla scena indipendente UK sulla scia di The Streets e Plan B, con i quali condivide lo status di artista underground legato all'hip hop.
Malgrado questo Jack Allsopps, il vero nome di Just Jack, rifugge da qualsiasi classificazione che lo associ a movimenti e scene musicali specifiche e il suo stesso nickname nasce dalla volontà di affermare se stesso: "Non ho mai avuto eroi e non ho mai voluto essere come gli altri musicisti, io sono solo Jack". Just Jack, appunto.
Classe 1976, il ragazzo londinese cresciuto a hip hop e house music che ha iniziato a fare il DJ dall'età di quattordici anni, ha voglia di fare, e dopo aver sbarcato il lunario con i mestieri più disparati tra le mura domestiche scrive, sperimenta campionamenti e compone musica con l'aiuto di tecnologia basic e mille idee per la testa.
L'ambizioso album d'esordio, "The Outer Marker", è il primo risutlato di queste fatiche, pubblicato per un'etichetta indie nel settembre del 2002 (e poi rilanciato dalla mitica label newyorchese TVT Records pochi mesi dopo) e trainato da "Snowflakes", singolo che ruota intorno a un sample di "Lullaby" dei Cure. Un disco di pop intelligente che fa impazzire la critica inglese.
Poi il silenzio. Per qualche anno Jack rimane sommerso nel limbo delle giovani promesse ma continua a lavorare al suo secondo disco, "Overtones", quello che fa esplodere il 'fenomeno Jack'. Dopo due hit, "Starz In Their Eyes" e "Writer's Block", da dicembre 2006 in avanti la faccia pallida di Just Jack si vede ovunque: i suoi brani sono in cima alle chart, si perde il conto delle sue esibizioni in televisione e il suo tour europeo è un successo.
Non poteva mancare al Festivalbar 2007 |