CATANIA La città sorge nel 729 a.C. col nome di Katane e sotto la guida dei Greci si estende quasi fino a Messina. Nel 693 a.C. viene distrutta da una violentissima eruzione dell'Etna: sarà la prima di una lunga serie di catastrofi (eruzioni e terremoti) nella storia della città.
Sotto il dominio siracusano, determinato dalla volontà espansionistica di Gerone, la città cambiò innanzitutto nome diventando Aitna e perse di fatto la propria autonomia. Nel 263 a.C. arrivano i Romani, dei quali restano ancor oggi presenti innumerevoli reperti, a partire dai resti dell'anfiteatro e di alcuni edifici termali di origine augustea. Nel 42 d.C. Catania ha il suo primo vescovo a cui la città dedicherà un intero quartiere: è san Berillo di Antiochia, nominato direttamente da San Pietro.
Il 238 e il 251 sono due date importanti: segnano rispettivamente la nascita e la morte di Sant'Agata, patrona di Catania. Le invasioni barbariche (400 d.C.) non risparmiano la città etnea: prima i Vandali, poi i Goti e quindi gli Ostrogoti assediano la città.
Gli anni intorno alla fine del millennio sono connotati dall'emergere di una nuova potenza che si affaccia sul Mediterraneo, quella saracena, alla quale non sfugge l'importanza strategica dell'isola.
I Saraceni conquisteranno Catania nel 974. Nel 1071 vengono scacciati dai Normanni, la cui dominazione lascerà segni tangibili della sua presenza. Fra i tanti la Cattedrale, completata nel 1094.
Con gli Aragonesi la città conobbe un nuovo periodo felice determinato dalla presenza in città della corte, evento che determinò un certo movimento culturale, e grazie alla sua potenza economica ed amministrativa che le concedeva un ruolo predominante in tutta l'isola con Palermo e Messina.
Nel 1669 avviene una terribile eruzione dell'Etna che arrivò a Catania e rase al suolo gran parte dell'abitato. Essa fu talmente devastante che, il Castello Ursino, precedentemente affacciato al mare, fu circondato dal magma che spostò il limite costiero di circa mezzo chilometro. Dopo trent'anni, nel 1693, ci fu il più devastante terremoto che la storia ricordi: in soli undici secondi la città viene letteralmente rasa al suolo e sotto le macerie perse la vita l'80% della popolazione, oltre 18000 persone.
In pochi decenni però la città viene ricostruita. E paradossalmente furono proprio gli effetti distruttivi del sisma a far sì che Catania, sotto il profilo edilizio e architettonico, rinascesse molto simile a quella che è oggi.
Nel 1738 Il Regno di Napoli e di Sicilia passa ai Borboni e il loro primo re, Carlo III, verrà incoronato a Palermo. Il 31 agosto 1840 nasce in una modesta abitazione lo scrittore Giovanni Verga. Nel 1848 Catania segue l'esempio di Palermo, si solleva contro i Borboni e proclama la propria indipendenza, subito persa fino al 1860. Il 15 luglio 1860 entrano a Catania le prime truppe garibaldine. Il ventennio che va dal 1861 al 1881 segna una vera rivoluzione nell'urbanistica catanese: la città assumerà un volto non molto dissimile da quello odierno.
Il XIX secolo è ormai agli sgoccioli e ci pensa l'Etna a dargli l'addio con una eruzione Il 19 luglio 1889.
Il 5 luglio 1940 Catania subisce il primo attacco aereo della seconda guerra mondiale.
L'incubo della guerra per l'Europa durerà fino al 1945, ma per i catanesi finisce alle 8,30 del 5 agosto 1943: dopo un violentissimo scontro le truppe anglo americane sconficcano i tedeschi ed entrano vittoriosi a Catania.
Il 15 marzo 1945 nasce "La Sicilia", da oltre mezzo secolo voce quotidiana e autorevole della città.
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