La storia di Torino ha inizio nel III secolo A.C. quando lungo le rive del Po si insediarono le prime tribù "taurine", discendenti dalle fusioni tra stirpi celtoliguri con popolazioni galliche migrate oltralpe alla ricerca di pianure coltivabili. Nel periodo dell'espansione romana l'antico insediamento torinese fu teatro di guerre e alleanze con Roma, fino alla fondazione - per decisione di Giulio Cesare - di una vera e propria postazione militare. Sotto Augusto, la città prese il nome di Augusta Taurinorum (29 - 28 A.C.).

Alla caduta dell'Impero Romano, Torino fu poi assoggettata ai Goti, ai Longobardi e ai Franchi che vi stabilirono una Contea (VII sec. dopo Cristo).

Seguì un lungo periodo di lotte e alleanze, fino a quando Torino fu concessa dall'Imperatore Federico II in feudo ai Savoia che assegnarono alla città il ruolo di capitale. Nel 1536 fu la volta della dominazione francese ma trent'anni dopo il Duca Emanuele Filiberto riottenne Torino per la casa di Savoia decidendo di trasferirvi il cuore del suo regno da Chambery.

Inizia così il periodo più fecondo nella storia di Torino: una stagione di arte e cultura che abbraccia due interi secoli. Tra il Seicento e il Settecento la città assunse la fisionomia di una capitale rigorosa e austera che riservava il lusso e lo sfarzo all'interno degli edifici di governo e nobiliari.

Grazie al suo centro storico che dà spazio, forma e vita a piazze armoniose e accoglienti, la città conserva un'impronta di antica aristocrazia che non contrasta con il dilagante contorno delle moderne zone residenziali e della sua periferia industriale.

Il periodo risorgimentale la porterà nel 1861 sino al 1864 ad essere capitale del Regno d'Italia. E a partire da questa data, Torino inizia a mostrare la sua crescente vocazione industriale che vedrà il massimo dell'espansione nel ventesimo secolo.