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Ok, siamo alla finale. Il Festivalbar è giunto all'ultimo appuntamento, quello più bello, ma anche il più triste. Triste perchè quando termina il festival finisce anche l'estate, e quindi anche tutta l'allegria, la spensieratezza, i colori, la musica che porta con sè. E rimangono i ricordi di quelle belle giornate trascorse al mare, delle serate spensierate con amici. Ricordi che tornano a galla magari riascoltando, tra qualche mese, una canzone di questo periodo. Chi vincerà il festival? Mai come quest'anno ho visto tanti artisti in gara: Negramaro, Irene Grandi, Renga, Raf, Zero Assoluto, Silvestri, Cristicchi, Biagio Antonacci, Fabrizio Moro, Elisa, Max Pezzali, Neffa, Finley, Nek, Zucchero... senza contare tutti quegli artisti internazionali che hanno contribuito a regalarci una colonna sonora delle nostre vacanze... insomma è stata una grande estate in musica. E io alla musica sono sempre stato molto legato. Quando scelsi questo nick su internet, ormai 3-4 anni fa, non lo feci casualmente: avevo appena attraversato un periodo negativo della mia vita (per amore??). Mi sentivo molto giù, nessuno riusciva a consolarmi, e solo ascoltando canzoni che mi facevano stare bene riuscii a uscirne. Perchè la musica è un grande mezzo espressivo, è capace di riportare in vita ricordi, di tranquillizzare, di farti sfogare o di calmarti, di farti compagnia o farti pensare. Non conta il genere musicale. Ognuno ne ha uno preferito e ha un suo beniamino, e com’è naturale entrerà in discussione con qualcuno che non la pensa allo stesso modo. La realtà è che ognuno di noi ha i suoi gusti, le sue passioni, il suo modo di vedere diverso dagli altri. E allora la scelta di cosa ascoltare e cosa no diventa una scelta personale, che non deve essere modificata da una moda o dal pensiero opposto di qualcun altro. Quando si ama la musica la si può apprezzare anche se con i gusti si va controcorrente. E anche quando la sfortuna decide per te in modo irrevocabile. Non potrò mai dimenticare il giorno in cui uno stupido schiaffo scherzoso di un amico, ormai due anni fa, mi provocò un continuo e fastidiosissimo fischio all’orecchio che ho tanto sperato potesse un giorno passarmi. E che invece continua ancora oggi e molto probabilmente non passerà mai. Ho continuato imperterrito ad ascoltare ciò che mi piaceva per anni, perchè non si può abbandonare una passione. Ho sempre provato a non pensarci, a far finta che fosse tutto normale, a riderci su. Ma in questi giorni la cosa è un po’peggiorata, ascolto musica più con sforzo che con piacere e mi risulta anche un po’difficile concentrarmi su questo diario che tenevo tanto a scrivere. Credo (spero) che tutto rientrerà nella “semi-normalità” a cui sono abituato, ne saprò qualcosa di più in questi giorni. Ma non abbandonerò mai questa passione, la musica. La musica è vita!
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