Chi suona -a ogni livello, dai gruppi di amici che si riuniscono nei garage fino ai professionisti dei megatour – sottopone il proprio apparato uditivo a uno stress piuttosto forte e costante. Non sono infrequenti, dunque, i fenomeni di lieve perdita dell’udito o di tinnitus (il classico fischio o ronzio).
E’ per aiutare a costruire una maggiore consapevolezza sul fenomeno che – dal 1988 – è operativa H.E.A.R., fondazione con sede negli Stati Uniti. Questa associazione si occupa di informare e, oltretutto, non ha come interlocutori solo i musicisti (compresi dj e tecnici del suono), ma anche i fan che andando a molti concerti o ascoltando la musica in cuffia ad alto volume possono mettere in pericolo il proprio udito.
H.E.A.R. (che è l’acronimo di Hearing Education and Awareness for Rockers) è un’associazione no profit e basata sul volontariato e nel sito dedicato è possibile reperire molte informazioni interessanti, oltre che acquistare molte varietà di tappi per le orecchie specificamente studiati per non bloccare il suono totalmente, ma per tagliare solo le frequenze più dannose.