Ebbene sì: l’estate è anche questo… divertimento, goliardia, qualche colpo di testa e le immancabili bufale che rendono più frizzante il tutto. Quella delle ultime ore ha riguardato la supposta morte del buon Enrico Ruggeri, che dopo Ferragosto ha appreso la notizia di essere deceduto, anche se stava più che bene – in ottima salute e col morale altissimo.
Sul suo sito ufficiale, Ruggeri il 16 agosto si è affrettato a commentare la bizzarra faccenda, prendendola un po’ sul ridere e un po’ come spunto per qualche riflessione più profonda sullo stato attuale del music business; ha scritto infatti:
Ieri è stata una di quelle giornate in cui tutto gira alla perfezione. Quelle rare giornate in cui vai a dormire contento e orgoglioso di te stesso: due concerti uno più bello dell’altro, tanta gente e tanto affetto da immagazzinare. Poi ti svegli e leggi la notizia della tua morte: fa un certo effetto, e non è piacevole”, ha scritto il cantautore milanese, “Pensi ai progetti che non hai ancora concluso e a tutto quello che non hai fatto. Pensi a come proseguirebbe la vita delle persone a cui vuoi bene. Poi sorridi: il Problema è spostato a data da destinarsi. I tuoi ultimi album non torneranno in classifica, non faranno due ore in prima serata sulla tua vita, Repubblica continuerà a ignorarti anche quando fai 12.000 persone in due concerti a 2.000 chilometri l’uno dall’altro. Però continuerai a fare musica e a cercare quello che tutti gli artisti cercano: il Santo Graal della comunicazione. Con giornate fantastiche e altre in cui sarai meno felice. Come sempre. Il più a lungo possibile