Sembra che Beyoncé non riesca proprio a stare lontana dai guai e a tenere a freno la sua passione per abiti e calzature fabbricati a costo della vita di animali esotici.
Dopo le proteste sollevatesi per il suo outfit con parti di iguana e pitone durante la performance al Super Bowl, stavolta la cantante è stata pubblicamente definita “persona crudele” dalla storica associazione animalista Peta – People for the Ethical Treatment of Animals.
La moglie di Jay-Z, infatti, ha sfoggiato un paio di scarpe sportive realizzate su misura impiegando pelle di anaconda, struzzo, coccodrillo, vitello e razza.
L’associazione ha affermato: “Queste scarpe fatte su misura hanno un bel prezzo. Il prezzo che viene pagato dai vari animali che sono stati percossi, scuoiati vivi o crudelmente fatti crescere e poi uccisi. Sebbene la gente non conosca bene questo genere di animali (coccodrilli, struzzi ed altro) che sono stati uccisi per fare un solo paio di sneaker, perché non sono familiari come cani e gatti con i quali condividiamo le nostre case, sono degli esseri viventi molto sensibili che cercano di sfuggire alla cattura e che soffrono terribilmente quando vengono intrappolati e scuoiati vivi. Speriamo che Beyoncé decida di indossare più indumenti della sua stessa linea d abbigliamento, che comprende pellicce ecologiche, e che un giorno si vesta completamente con abiti per i quali non c’è bisogno di crudeltà”.