Niente da fare: ha abbassato la serranda – per ora a tempo indeterminato – il mitico Roxy Bar, ossia il locale bolognese immortalato da Vasco Rossi in un verso di “Vita spericolata” (del 1983): “E poi ci troveremo, come le star, a bere del whisky al Roxy Bar”.
L’attuale proprietario, Salvatore Giovinazzo (che ha acquistato il bar nel 2012), ha spiegato che purtroppo i numeri sono troppo sfavorevoli e mantenere l’attività era ormai divenuto un gioco in perdita.
“Ci sono gli affitti troppo alti” ha spiegato, “le tasse comunali, le spese per i dipendenti. E’ una decisione che ho preso a malincuore, visti i sacrifici che ho fatto due anni fa per comprarlo, ma ho constatato che adesso non ce la faccio più. Ho fatto due conti con il commercialista e non ho scelta. Ringrazio i ragazzi che hanno lavorato con me e tutti i clienti che ho servito, ma chiudo”.
“Lo so che è un locale storico”, ha commentato Giovinazzo, “un simbolo per Bologna, e lo avevo preso proprio per quello. Le firme sui muri ci sono ancora tutte e resteranno lì, sono intoccabili. Ma cosa farò io dopo non lo so, mi prendo una vacanza e poi ci penserò”.
E così, dal 17 aprile, Bologna ha perso un pezzettino di storia del rock italiano. Speriamo che qualcuno trovi le risorse e l’entusiasmo per rilevare il Roxy e mantenere viva la sua tradizione…