Gli effetti della musica sui bambini nascituri, ancora nel ventre della mamma, sono provati ormai da molto tempo. Durante la gravidanza, infatti, il feto è in grado di percepire i suoni – seppur attutiti – e di reagire di conseguenza. E’ sulla scorta di questo dato scientifico che nasce un curioso gadget, il Babypod: in pratica un piccolissimo speaker che, inserito per via vaginale, consente di far ascoltare musica ai nascituri, facendo loro godere delle sonorità più rilassanti o allegre, in modo da influenzarne sviluppo, umore e crescita.
In questa maniera il suono risulta meno attutito e più nitido, aumentandone gli effetti benefici. Nel sito ufficiale di Babypod si legge:
L’utero è un luogo protetto dall’esterno e il corpo della mamma è un’ulteriore protezione, con i suoi strati di tessuti soffici. Tutto ciò attenua l’intensità del suono e lo distorce, prima che giunga all’interno dell’utero; è una cosa simile all’ascoltare una conversazione che si svolge nella stanza a fianco e non si capisce tutto ciò che viene detto. Inserendo uno speaker all’interno della vagina, superiamo la barriera addominale e i nascituri possono ascoltare i suoni con un’intensità quasi pari a quella con cui vengono emessi dalla fonte.
La dottoressa Deborah Campbell, primario di neonatologia al Children’s Hospital di Montefiore, ha spiegato al New York Magazine:
L’esposizione al suono già nel ventre materno è importante anche per aiutare la formazioni delle normali associazioni che nascono nel cervello. […] I cervelli non aspettano la nascita per iniziare ad incamerare informazioni.
PER APPROFONDIRE:
Sito ufficiale di Babypod
Ask a Best Doctor: Is Music in the Womb Good?
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