Sting, l’ex bassista dei mitici Police (nonché blasonato artista solista), evidentemente non è solo un ottimo musicista e autore. Eccelle, infatti, anche nella produzione del vino, che arriva dalla sua tenuta in Toscana – Il Palagio di Figline Valdarno.
In particolare il rosso toscano di Sting battezzato “Sister moon” (dal titolo di una sua canzone) è fra i 101 scelti dalla redazione di Wine Spectator per l’evento OperaWine, che apre la cinquantesima edizione di Vinitaly, il prossimo 9 aprile e presenta il top della produzione tricolore selezionato dai più esperti critici americani.
Il “Sister Moon” è una miscela di Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon, lasciato stagionare nelle barriques per due anni. Sting lo descrive così:
odora di pepe nero, liquirizia e more, è corposo e rotondo.
Il cantante produce anche i vini “Message in a bottle”, “When we dance” e il “Casino delle vie”.
La tenuta di Sting – acquistata nel 1998 per una somma equivalente a 3,5 milioni di euro – comprende circa 350 ettari coltivati a vite e ulivi. Qui l’artista è solito trascorrere parecchio tempo nel corso dell’annata, insieme alla compagnaTrudie Styler e i loro sei figli. Non manca di ospitare vip come il premier britannico David Cameron, l’ex Tony Blair, i colleghi Bryan Ferry, Madonna, Bob Geldof e Bruce Springsteen.