Chi non ha mai sentito parlare di Bombino, il fenomenale chitarrista blues originario del Niger, che mischia la tradizione della sua terra con le sonorità nate negli Stati Uniti? Pochi, immaginiamo, perché è uno dei musicisti più interessanti, eclettici e speciali in circolazione. Anche Jovanotti è caduto vittima del suo fascino e lo ha chiamato a collaborare nel brano “Si alza il vento”, nel recente album Lorenzo 2015 cc.
Bombino sta per giungere sul mercato con il suo terzo album, che uscirà il 1 aprile 2016 e si intitola Azel. Il disco è stato registrato lo scorso autunno a Woodstock presso l’Applehead Studio per la Partisan Records, sotto la guida di Dave Longstreth dei Dirty Projectors e mixato da David Wrench.
Il primo singolo estratto dal disco è “Inar”.
Bombino è nato e cresciuto in Niger, ad Agadez, nel nord dell’Africa, nella tribù dei Tuareg Ifoghas, che lotta da
secoli contro il colonialismo e l’imposizione dell’Islam più severo. Nella sua lingua nativa, il Tamasheq, la parola Azel ha diversi significati: oltre ad essere il nome di un piccolo villaggio del Niger cui Bombino è particolarmente legato, significa soprattutto radici e, al tempo stesso, rami di un albero. Ancoraggio alla Storia e sviluppo verso nuove direzioni future.