C’è una piccola grande Factory che dal 1997 raduna artisti, musicisti, scrittori e registi allo scopo di far emergere talenti nell’ambito dei cortometraggi. Questa fucina di idee creative è “Zoetrope: All-Story”, rivista letteraria trimestrale fondata da Francis Ford Coppola. Con una particolare attenzione al racconto breve, la rivista ha messo in luce nuovi nomi, ha dato spazio agli autori emergenti e ha ospitato colossi quali Don DeLillo e Gabriel García Márquez.
Una delle caratteristiche della rivista è il guest designer, diverso a ogni copertina. Gli illustratori spesso provengono dal mondo della musica: per fare qualche nome, partiamo con PJ Harvey, David Bowie e Tom Waits.
Tom Waits, come guest designer del numero invernale del 2005, presentò una curiosa forma di cavallo. Nelle note interne, spiegò di averla trovata sulla porta di un bagno a Santa Monica: in realtà la vernice bianca si era scrostata dando vita alla sagoma di un cavallo intento a saltare un recinto. Il cantautore di Pomona, inoltre, raccontò di essersi poi appassionato alle macchie trovate sotto alle auto, nelle quali gli piaceva scovare immagini di fantasmi. Altro che Rorschach.
PJ Harvey diede un tocco malinconico al numero estivo del 2010, seguendo lo stile che la contraddistingue anche nella sua musica. I suoi disegni sono decisamente suggestivi ed evocano atmosfere da surrealismo noir, tra chiese, leprotti, croci e uccelli neri.
A David Bowie spettò il numero estivo del 1999, con un autoritratto spettacolare: tratti spigolosi, occhi di colore diverso e il rosso fiammante da Ziggy Stardust.
Il viaggio di Zoetrope non si ferma certo qui: tra i grandi artisti che hanno illustrato i vari numeri di questa rivista, ricordiamo ancora Michael Stipe, Bill Callahan, Beck, Lou Reed, Thurston Moore, Laurie Anderson, Will Oldham, Jason Schwartzman, Mark Mothersbaugh e David Byrne. Vi abbiamo stuzzicato a sufficienza?