“Heroes”, uscito nell’ottobre del 1977, è senza dubbio uno degli album più celebri di David Bowie e rappresenta anche uno dei suoi mille volti.
Dietro l’obiettivo che ha immortalato le sue trasformazioni, le sue maschere, le sue sfaccettature – nonché la copertina di “Heroes” – per più di 40 anni c’è stato Masayoshi Sukita.
Nel 1972 i due si incontrano quando Sukita si reca a Londra per fotografare Marc Bolan e i T-Rex. Il fotografo giapponese non conosce Bowie ma, attratto dal cartellone promozionale di “The Man Who Sold the World”, decide di andare a un suo concerto.
Sukita racconta così la folgorazione che diede poi vita a una delle collaborazioni artistiche più longeve e sperimentali di sempre:
Vedere David Bowie sul palco mi fece comprendere la sua genialità creativa. Guardare Bowie esibirsi con Lou Reed era così potente, Bowie era diverso dagli altri rock and roller. Lui aveva qualcosa di speciale e capii che dovevo fotografarlo.