A vederla oggi sembra un miraggio, ma sul palco di Catania, in quel lontano 2004, Amy Winehouse era salita davvero.
“Stronger Than Me”, dall’album “Frank”, era il singolo di esordio dell’artista inglese, non ancora passata al look iconico, a base di eyeliner e chignon, da revival anni Sessanta in salsa rockstar.
Due anni dopo, Amy ha pubblicato “Back to Black”, l’album – prodotto da Mark Ronson e Salaam Remi – che l’ha resa celebre in tutto il mondo.
La sua naturalezza nel dare voce al jazz e al soul in chiave pop, la capacità di scrittura, il senso dell’umorismo, l’intelligenza brillante sono doti che emergono anche dal biopic “Amy. The Girl Behind The Name”, diretto nel 2015 da Asif Kapadia.
Il ritratto che emerge dal film è quello di un’artista fragile e dal talento innato, che la quarantunesima edizione del Festivalbar ha avuto il privilegio di ospitare.