È probabile che il nuovo disco dei Dandy Warhols, “Why You So Crazy”, vi lascerà spiazzati al primo ascolto.
La band di Portland ha voluto festeggiare i suoi 25 anni di carriera con un album più sperimentale rispetto ai precedenti. I brani si susseguono senza un apparente filo logico, con una sequenza di generi molto diversi tra loro.
“Why You So Crazy” apre le danze con un omaggio a Ginger Rogers e Fred Astaire, per poi passare a sonorità più psichedeliche con “Terraform”, al trip-hop di “Next Thing I Know” o alla leggerezza di “Be Alright” o “Small Town Girls”.
Il frontman Courtney Taylor-Taylor e compagni evocano anche atmosfere da David Bowie in “To The Church”, forse per ricordare il momento in cui le loro strade si incrociarono. Il Duca Bianco, infatti, era un loro fan e nel 2002 condivise il palco con i Dandy Warhols, cantando con loro “White Light/White Heat” dei Velvet Underground.
Che questo decimo album in studio della band di “Bohemian Like You” sia particolare lo dimostra anche la scelta del pezzo di chiusura, “Ondine”, rivisitazione della suite per piano di Ravel.
I Dandy Warhols ci accompagnano all’uscita sulle note di un’opera classica, dimostrando che, anche nella musica, una convivenza tra culture diverse è possibile.
È ammirevole che una band così longeva abbia ancora voglia di sperimentare e, a distanza di 17 anni dalla loro performance sul palco del Festivalbar, li vogliamo ricordare con il brano che li rese famosi in tutto il mondo.