È di questi giorni il lieto fine che ha riavvicinato Verve e Rolling Stones, dopo la diatriba durata anni per l’annosa questione legata a “Bitter Sweet Symphony”.
La canzone, inclusa nell’album “Urban Hymns” del 1997 di Richard Ashcroft e soci, era stata creata sulla base della versione orchestrale di “The Last Time” degli Stones, accreditata alla fantomatica Andrew Loog Oldham Orchestra, un progetto da studio dell’allora manager della band di “Satisfaction”.
Nonostante la concessione di utilizzare il campione, vennero poi intraprese azioni legali che costrinsero i Verve a cedere diritti e royalties del pezzo ad Allen Klein e alla sua ABKCO Music & Records Inc., che deteneva i diritti sulla produzione degli Stones e che da allora ha guadagnato milioni di dollari.
Ora Mick Jagger e Keith Richards hanno finalmente deciso di escludere i loro nomi dai crediti di “Bitter Sweet Symphony” e le loro royalties derivanti dalla canzone passeranno ad Ashcroft.
Oltre a quella dei Verve, un’altra canzone, costruita su una base celebre, lasciò un segno profondo nella musica degli anni Novanta.
Nel 1995, infatti, Coolio raggiunse un successo strepitoso con “Gangsta’s Paradise”, inserita anche nella colonna sonora di “Pensieri pericolosi” con Michelle Pfeiffer.
Il brano – che non attraversò le turbolenze di “Bitter Sweet Symphony” – nacque da una rielaborazione di “Pastime Paradise” di Stevie Wonder e raggiunse il primo posto nelle classifiche di tutto il mondo.