Dopo la scelta di Glastonbury di dire no alla plastica usa e getta, seguono a cascata festival e tour all’insegna del green, anche nel nostro Paese.
Così è stato, per esempio, per il festival di musica elettronica Nameless, che si è tenuto lo scorso weekend (7/8/9 giugno) a Barzio in provincia di Lecco. Lo aveva annunciato l’organizzatore Alberto Fumagalli, seguito a ruota da Denis Longhi, fondatore del Jazz:Re:Found, che da quest’anno (dal 20 al 23 giugno) si sposta a Cella Monte, nella cornice – patrimonio Unesco – del Monferrato.
Energia sostenibile e attenzione all’ambiente sembrano ormai due concetti di fondamentale importanza, pertanto il messaggio che si vuole trasmettere attraverso eventi musicali di questa portata è forte.
Ecco quindi che il Kappa Futurfestival, che si svolgerà il 6 e 7 luglio al Parco Dora di Torino, dal prossimo anno si doterà di un generatore a idrogeno per poter fornire energia al palco.
Live Nation, un vero colosso tra gli organizzatori di concerti, assicura che entro il 2030 verranno dimezzate le emissioni di gas mentre, entro il 2021, verrà abolita la plastica monouso dai 35 mila live di sua competenza.
Marco Mengoni è uno degli artisti italiani che cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi, aderendo a una campagna plastic free per le sue date, nonché all’iniziativa “Planet or Plastic?” in collaborazione con National Geographic.
Non è da meno Jovanotti che, per il suo Jova Beach Party, il tour sulle spiagge che partirà il 6 luglio da Lignano, ha coinvolto il WWF per la tutela dell’ambiente e per ridurre al minimo l’impatto della plastica tra i due milioni di fan che lo seguiranno durante l’estate.