Come avevamo anticipato, i Duran Duran si sono esibiti al Kennedy Space Center di Cape Canaveral, nell’ambito delle celebrazioni per il cinquantenario dell’allunaggio.
Simon Le Bon e compagni, in splendida forma, hanno suonato brani tratti dal loro repertorio e anche alcune cover a tema.
Tra queste, l’immancabile “Space Oddity” di David Bowie – che la band inglese ha legato a “Planet Earth” (il loro primo singolo, del 1981) – e “Walking On The Moon”, il grande successo dei Police datato 1979.
Immagini suggestive e atmosfera magica anche per l’intro sulle note di “The Universe Alone”, il brano tratto dall’album “Paper Gods” del 2015.
I Duran Duran, affiancati da un’orchestra e da un coro di 40 elementi, hanno dovuto richiedere un permesso speciale per poter far volare 300 droni sopra l’area riservata al concerto.
Come ha raccontato Nick Rhodes: “Non è stato semplice da organizzare, abbiamo incontrato molte difficoltà burocratiche, perché solitamente la NASA non permette che venga sorvolato il proprio spazio aereo. Ma ci tenevamo che questo concerto fosse speciale”.