Vi avevamo raccontato “Scar Tissue”, l’autobiografia di Anthony Kiedis in cui il cantante dei Red Hot si mette a nudo con sincerità, narrando la sua vita funky e scapestrata e la storia di una band che ha segnato profondamente gli anni Novanta.
Ora è il turno di ascoltare il racconto dell’inseparabile socio di Kiedis, Flea.
Il bassista del gruppo californiano, infatti, ha pubblicato un’autobiografia, “Acid for the Children”, in cui emerge un quadro dei suoi anni di formazione, dall’infanzia in Australia fino a Los Angeles, passando per New York.
Dietro a questo progetto, c’è un editor di tutto rispetto: David Ritz, che ha messo mano ad altre grandi biografie musicali come “Aretha: From These Roots” e “Divided Soul: The Life of Marvin Gaye”.
La descrizione del libro è già una promessa: “La sua prosa onirica e ispirata dal jazz fa emergere dalle pagine in modo vivido la Los Angeles degli anni ’70 e ’80, compresi il divertimento, il pericolo, il caos e gli stimoli che si nascondevano dietro ogni angolo”.