Per i suoi 60 anni appena compiuti (il 10 maggio), Bono decide di celebrare 60 canzoni che gli “hanno salvato la vita”, come riportato in un post sul profilo Instagram degli U2.
La voce di “Pride (In The Name Of Love)” ha scritto, infatti, una serie di lettere dedicate ai brani che lo hanno accompagnato nell’arco della vita e che lo hanno influenzato maggiormente. Lo ha fatto rivolgendosi direttamente agli interpreti dei pezzi selezionati o ai loro figli (come nel caso di Alice Pavarotti o in quello di Duncan Bowie).
“Queste sono alcune delle canzoni che mi hanno salvato la vita… quelle senza le quali non avrei potuto vivere… quelle che mi hanno accompagnato da lì a qui, da 0 a 60… attraverso tutti i guai, qualsiasi genere di seccatura, dalle più serie alle più stupide… e la felicità, soprattutto la felicità. Volevo ringraziare gli artisti e tutti coloro che hanno contribuito a plasmarle… stavano facendo lo stesso con me. Scrivo una lettera di accompagnamento a ogni canzone da fan, per cercare di spiegare il fascino che hanno esercitato su di me”.
Le prime lettere riportate su Instagram sono rivolte a Pavarotti e Zucchero con “Miserere”, Billie Eilish con “Everything I Wanted”, David Bowie con “Life on Mars”, i Kraftwerk con “Neon Lights”, i Daft Punk e Pharrell con “Get Lucky” e i Massive Attack con “Safe from Harm”.
Sul sito u2.com potete leggere la lista completa dei 60 brani e ascoltare la relativa playlist “Bono – 60 songs that saved my life” sugli account YouTube e Spotify degli U2.