Era il 1989 quando gli Scorpions pubblicarono “Wind Of Change”, la canzone che ancora oggi rappresenta più di altre la riunificazione della Germania e quel vento di cambiamento che soffiava nell’Europa dell’Est.
A 30 anni di distanza, la band tedesca festeggia la celebre ballad con un cofanetto a lei interamente dedicato, “Wind of Change”: The Iconic Song”.
Il box, che evoca il Muro di Berlino, contiene un CD e un LP da 12″ con 5 versioni del brano – originale, della Berlin Philharmonic, russa e spagnola e un demo inedito di Klaus Meine. Inoltre, è incluso un libro di Dr. Edgar Klüsener – ex caporedattore di Metal Hammer molto vicino alla band – sulla genesi e sull’impatto che ebbe ai tempi la canzone.
Come ricorda il cantante Klaus Meine, “Wind Of Change” fu ispirata dalla loro partecipazione al Music Peace Festival di Mosca nel 1989: “Quando siamo saliti sul palco del Lenin Stadium e abbiamo iniziato lo show con “Blackout”, i soldati dell’Armata Rossa, che avevano il compito della sicurezza, hanno lanciato in aria i loro cappelli e le loro uniformi, si sono girati verso di noi sono entrati a far parte della folla. Il mondo stava cambiando proprio davanti ai nostri occhi… Era incredibile!”.
“In tempi di COVID-19 e di tutte le folli teorie di cospirazione di questi tempi estremamente difficili”, aggiunge la voce degli Scorpions, “‘Wind of Change’ è come un abbraccio, un buon amico di un’epoca in cui la speranza di un mondo pacifico sembrava realizzarsi. Il sogno della pace vive in questa canzone”.