Dopo l’incredibile successo degli anni Ottanta, i Duran Duran subiscono una lenta frenata a inizio anni Novanta.
L’album “Liberty”, del 1990, non era andato affatto bene e la band inglese, che aveva marchiato a fuoco il pop a livello mondiale, si era trovata ad affrontare un’inaspettata discesa.
Accade spesso che in seguito a una parabola fortunata, un artista finisca nel dimenticatoio. Si sfornano hit di successo e poi, improvvisamente, la magia svanisce.
I tre moschettieri Simon Le Bon, Nick Rhodes e John Taylor, però, non erano semplici meteore e lo avevano dimostrato ampiamente nel decennio che si era appena chiuso.
Pubblicano così il loro settimo album in studio, lo battezzano con il nome della band, come avevano fatto con il primo, nel 1981. E l’incantesimo funziona: il singolo “Ordinary World” viene lanciato nell’autunno del 1992, riaccendendo all’istante l’interesse dei media e del pubblico. Scala le classifiche sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna, così come nel resto d’Europa e in Italia in particolare.
I Wild Boys tornano a ruggire e lo fanno anche sul palco del Festivalbar, nel 1993, con la benedizione di Jovanotti: sarà lui stesso a presentarli, dedicando loro un pensiero di affetto e stima.
(Foto di copertina: Stephanie Pistel)