Dopo l’asta di alcuni beni di Lucio Dalla conclusasi con risultati decisamente poco esaltanti – è stato venduto solo lo yacht appartenuto all’artista, mentre restano sul mercato due grandi appartamenti in Bologna e una villa in Sicilia – ci sono nuovi sviluppi.
Tramite Twitter, infatti, il Ministro dei beni culturali e turismo (Dario Franceschini) ha dato notizia del fatto che il suo Ministero ha dato inizio alla procedura d’ufficio per porre un vincolo di tutela su quello che viene definito “un patrimonio da non disperdere ma da conservare e valorizzare”, ossia i beni appartenuti allo scomparso Lucio Dalla.
Il Ministero, dunque, ha deciso di dare al patrimonio di Dalla lo status di bene di interesse culturale nazionale, sottoponendolo così a una serie di vincoli di tutela.
La presidente della Fondazione Lucio Dalla, Donatella Grazia ha commentato: “Sembra che siano preoccupati che noi possiamo disperdere o danneggiare qualcosa, quando la Fondazione nasce proprio per preservare e valorizzare il patrimonio di Lucio. Questo provvedimento lascerebbe pensare che noi ci stiamo comportando in maniera non consona, ma non è così. Anzi, l’avvio della procedura per il vincolo ha fermato il progetto di apertura della Casa Museo, prevista per marzo 2015 anche con percorsi didattici”.