Ebbene sì: stando a quanto riferito da David Joseph, presidente della sezione britannica della Universal, esistevano dei demo (registrati poche settimane prima della tragica scomparsa di Amy Winehouse) con i brani inediti che avrebbero dovuto andare a costituire il suo terzo album – mai uscito.
Parlando di Amy, nuovo documentario diretto da Asif Kapadia, il discografico ha raccontato che poco tempo dopo la scomparsa dell’artista (avvenuta il 23 luglio 2011), gli arrivò un master con i provini di 14 inediti. Lui lo distrusse senza pensarci due volte:
Era una questione morale per me: prendere una parte o una traccia di voce [per una pubblicazione postuma] è una cosa che non avrei mai lasciato che accadesse, finché c’ero io alla direzione. Così ora non potrà succedere sotto l’autorità di nessun altro
Dopo Dopo la morte della cantante uscì comunque l’album postumo Lioness: Hidden Treasures, contenente brani inediti e selezionati – oltre che dallo stesso Remi – da Mark Ronson e da Mitch Winehouse, padre di Amy.