Gli amanti delle chitarre ben conosceranno il marchio Eko, che negli anni Sessanta divenne praticamente un mito, costruendo strumenti di altissima qualità e innovativi, utilizzati da molti musicisti di fama internazionale e non.
L’azienda, tutta italiana, dopo la morte del fondatore Oliviero Pigini (nel 1967) ha attraversato diverse fasi di management e gestione, arrivando infine a esistere ma a delocalizzare del tutto la produzione all’estero – segnatamente in Cina.
La buona notizia, ora, è che si tornerà a costruire chitarre Eko anche in Italia, dove è stato riallestito uno stabilimento dedicato all’assemblaggio degli strumenti di gamma più alta e qualitativamente eccellenti. Lo conferma in un’intervista a Il Rest del Carlino l’AD di Eko Music Group e Presidente di Montarbo Stelvio Lorenzetti , che spiega:
La prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di chiamare a lavorare per noi il liutaio Roberto Fontanot, un grande nel suo campo, che si è trasferito a Recanati da Verona. Stiamo lavorando e penso che, una volta arrivati a regime, assumeremo tra interni ed esterni una decina di persone. Porteremo qui le produzioni più alte, di maggiore livello. E’ un nostro impegno, che ha anche valenza normale, riportare in Italia la produzione di chitarre.