Il mitico rocker canadese Neil Young non è certo uno che si tiene le cose dentro. Né va troppo per il sottile quando deve esprimere la propria opinione.
La sua ultima esternazione, peraltro decisamente condivisibile, riguarda i cosiddetti “farewell tour”, insomma i tour di addio che vanno così di moda – complice anche il fatto che molti musicisti e band di grande caratura hanno ampiamente superato le soglie della maturità (per non dire che sono anziani).
Young ha detto a “Rolling Stone USA”:
Quando andrò in pensione, la gente lo saprà, perché sarò morto. Sapranno, non tornerà! Si è ritirato. Ma non sarò io a dire, ‘Non tornerò’. Che stronzata è? Potrei suonare se ne avessi voglia, ma non ne ho voglia. Ho una grande band. Ho due grandi band. Ho i Promise of the Real e i Crazy Horse. Sono entrambe ottime band e sono diverse. Ma possono anche suonare un sacco di roba. I Promise of the Real suonano quasi tutto quello che posso fare. E sono fantastici, hanno energia, hanno tutto. Tutti su quel palco hanno la giusta vibrazione. Non c’è un grammo di paura.
Chiaro e conciso.