Sono andati completamente esauriti i biglietti del concerto di Amy Winehouse dopo che a grande richiesta era stato spostato all’Alcatraz

“Back To Black”, il nuovo album di Amy Winehouse (vincitrice del premio Miglior Interprete Femminile ai Brit Awards 2007, Miglior Interprete Femminile ai Mobo Awards 2007, Miglior Album ai Q Awards oltre ad una serie di nomination ai premi più prestigiosi tra cui MTV EMA’s ) conferma oltre ogni dubbio il suo incredibile talento, dopo che il primo album “Frank” l’aveva lanciata come una degli artisti più interessanti in circolazione. L’album (attualmente ancora al 3° posto della classifica Uk a oltre 8 mesi dalla pubblicazione) le ha consentito inoltre di diventare la cantante inglese che ha ottenuto la più alta nuova entrata nella storia della classifica Billboard Usa con un grande piazzamento al numero 7 ha finora venduto 4 milioni di copie nel mondo.

Anche in Italia il disco ha ottenuto grande visibilità grazie all’ottimo airplay del singolo “Rehab” e ad una costante presenza dell’album nella classifica dei dischi più venduti.

Il 2 novembre usciranno il suo primo DVD “I Told You I Was Trouble” (che conterrà un documentario e le immagini del concerto allo Shepherd’s Bush Empire) e una special deluxe edition di Back To Back con un bonus CD contenente cover e rarità.

Il nuovo e raffinato approccio compositivo unito a testi coraggiosi dei testi sono stati innestati nel materiale più stupefacente della sua finora breve carriera. Back To Black la vede avvalersi ancora una volta di Salaam Remi (già produttore di Frank) e per la prima volta del Newyorkese Mark Ronson (Lily Allen, Robbie Williams e Christina Aguilera)

Dopo il successo di “Frank”, due anni fa Amy ha iniziato a pensare a cosa le sarebbe piaciuto fare col suo secondo album. “Frank” era stato l’album del successo e con esso aveva conquistato legioni di fans in tutto il mondo, indicandola come una delle più interessanti nuove voci del pop; confessionale, primordiale e con la più rara delle combinazioni: humour e soul.

“Non volevo ripercorrere troppo la strada del jazz. Mi avevano annoiato gli accordi troppo complicati ed avevo bisogno di qualcosa di più diretto. Stavo ascoltando molti gruppi di ragazze degli anni ’50 e ’60. Apprezzavo la semplicità di quella roba. Arriva diretta al punto”. Questo lo si può ascoltare nella intro di “Back To Black” con i suoi sottili riferimenti alle Supremes. Ma Amy va oltre. Mentre i gruppi al femminile erano abbastanza trattenuti con le parti vocali, Amy riesce letteralmente ad esplodere con vocalizzi alla Aretha Franklin su “Just Friends” o trasformando l’idea di smettere di bere in un gospel spiritual come nel sorprendente brano di apertura “Rehab”. “Love is a Losing Game” è puro songwriting moderno: breve e ricco di emozione. Altri episodi degni di nota sono il brano ispirato a Nas “Me and Mr Jones”, la bellissima “Wake Up Alone”, “I’m No Good”, l’epifania personale che ti puoi comportare tanto male quanto gli uomini che ti hanno fatto del male, e la blueseggiante “Back To Black”.

Per Amy Winehouse la musica non è soltanto un meccanismo di difesa. È la sua vita. Nei due anni trascorsi da quando “Frank” ha suscitato tanto clamore presentando un essere umano così volubile e straordinario, Amy pensa che sono solo le circostanze che sono cambiate, non lei. Ma lo puoi vedere nel suo , nel trucco degli occhi leggermente più aggressivo, nei capelli che neri che scendono sul suo volto e lungo la schiena. Questa volta Amy Winehouse è cresciuta, da ragazza a donna. Sta dipanando la matassa, trovando il suo spirito vero e riuscendo a scacciare i demoni che l’avevano seguita.

(23 ottobre 2007)