ALICIA KEYS: L'INTERVISTA
Strano il mondo del soul. Da una parte gli eccessi di Amy Winehouse, dall'altra la dolcezza e il candore di Alicia Keys. "Sono una persona nuova - spiega Alicia. - Ho eliminato i vecchi amici, non erano positivi". Sarà questo un tormentone che ripeterà per buona parte dell'intervista. Arrivare a vendere più di trenta milioni di dischi. potrebbe essere un traguardo sufficiente a garantire la proprio vita a un felicità dichiarata. Ma non per Alicia. Ci vuole ben altro, a quanto pare, per soddisfarla. Anche se per lei si è persino coniato il termine di "regina del soul". Anche se a 21 anni solo con il suo primo disco, Songs in a minor del 2001, ha venduto la bellezza di 10 milioni di copie. "Oggi a, 27 anni, sono diversa - dice. - Solo pochi anni fa potevo sembrare serena e soddisfatta. In realtà, vivevo grandi conflitti interni. Dicevano persino che fossi lesbica tanto ero grezza e dura negli atteggiamenti, forse solo perché arrivavo dalla strada. Ma quando si raggiunge il successo, si entra a far parte di una macchina. Alla fine, però, nel momento di scrivere, ogni artista è sempre solo con se stesso. Per molto tempo ho corso senza mai fermarmi. Di recente ho dovuto accettare anche la grave malattia di un parente. Ma a un certo punto, mi sono detta: fermati e guardati intorno. Questo mi ha spinto a capire cosa era sbagliato nella mia vita e a non nascondermi più, a cercare di essere solo me stessa". Per questo, ha da poco pubblicato un nuovo disco intitolato As I am (in italiano, "come sono"). Ne abbiamo parlato con lei.
Alicia, pare che questo nuovo cd sia quello che meglio ti rappresenti…
“Già, perché è l'album in cui dico veramente quello che ora sono. Ho capito che essere felici non significa essere allegri in tutto, ma pensare in positivo nonostante le difficoltà e questo è il messaggio che esprimo bene nelle canzoni dell'album. Ora ho imparato a non farmi sopraffare dagli eventi. Spesso ci carichiamo sulle spalle anche la responsabilità di altri. Io l'ho fatto per molto tempo, ma ora ho capito che è meglio solo per le persone a cui si vuole davvero bene. Credo sia indispensabile per condurre una buona vita".
Ti riferisci anche al tuo passato come cantante?
"Certo, con l'ultimo tour ho dovuto sopportare uno stress così forte che a un certo punto piangevo in continuazione. Amo il mio lavoro ma non pensavo di arrivare a certi estremi. Così, ora, cerco di stare molto più in guardia".
Da poco hai finito di girare le riprese di "Smokin' aces" di Joe Carnahan al fianco di Ben Affleck, Andy Garcia e di "Diario di una fata" con Scarlet Johansson. E presto tornerai sul set per una parte come pianista in "Compositions in black and white" e per un'altra nel remake di "Strega in paradiso". Come fai a conciliare musica e cinema?
"Sono semplicemente due mie grandi passioni che corrono in parallelo. Non vedo perché dovrei accantonare l'uno per l'altro. Il mio modello è quello di Barbra Streisand, che in tutta la sua carriera non solo è riuscita a coniugare musica e cinema, ma anche a essere sempre credibile in entrambi i fronti".
Da tempo sei impegnata nel sociale per aiutare le popolazioni dell'Africa. Come vedi, quindi, la candidatura alle presidenziali del tuo paese di Obama?
"La situazione in America ora fa veramente schifo - conclude. - Non mi dispiacerebbe vedere come prossimo presidente Hillary Clinton. Mi piace anche un candidato di colore come Obama. Un segno che i tempi cambiano, anche se io non appoggio nessuno dei due. Per ora, la mia faccia, preferisco spenderla solo per organizzazioni di beneficenza di cui mi fido".
(15 novembre 2007)
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