OLD MAN RIVER: L'INTERVISTA
Casetta in mezzo al deserto. Sveglia con uova al tegamino. Ma, a turbare la colazione del giovane eremita, ecco piombare un carnevale di amici mascherati: clown, indiani e persino un panda. Comincia così il video di La, il primo singolo di Old Man River tratto dall’album Good morning, diventato uno dei tormentoni dell’estate, cliccatissimo in rete e tra i brani più scaricati da iTunes. E’ stato proprio il motivetto di La, che spopola anche in televisione, scelto come colonna sonora dell’ultimo spot della Wind, con il trio Aldo, Giovanni e Giacomo a fare da testimonial, a dare maggior fama a Old Man River (vero nome Ohad Reain), australiano di nascita e giramondo per vocazione. Ecco la nostra intervista.
Un singolo che ha venduto all’improvviso e un album tra i best seller. Un successo davvero inaspettato il tuo...
“Quando, insieme ai miei produttori, leggevo le classifiche e vedevo il mio singolo balzare di posizione in posizione, sempre più su, non riuscivo a crederci. Poi, vedendo tutta quella gente cantare e ballare ai live, come accaduto anche in Italia, mi sono convinto del successo di La”.
E’ vero che La è stata composta durante una seduta di musicoterapica?
“Già, un giorno abbiamo deciso di affrontare una prova di creatività scrivendo un brano io e i miei alunni. Ho preso la chitarra e gli accordi hanno cominciato a fluire tra noi come se stessero semplicemente aspettando di essere suonati”.
E’stato fondamentale il contributo dei tuoi alunni?
“Molto, perché a ispirare la rima di La è stato addirittura uno di loro. Una bambina di nome Alex che, guardando dalla finestra, ha suggerito l’attacco “Sun’s coming up in the sky” (Il sole si sta alzando nel cielo”, ndr) e il resto è venuto da sé”.
Tu sei nato in Australia ma sei cresciuto in Israele…
“Sì, mi sono trasferito giovanissimo, seguendo i miei genitori. Ora vivo a New York, ma sono stato molto in Israele. Lì ho trascorso la mia infanzia, tra le tensioni politiche e la coscienza della morte, che portano la gente a dare più valore alla vita e ad apprezzare ogni cosa”.
(30 novembre 2007)
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