SANREMO: ATTO SECONDO
E allora, come dirlo, la seconda è andata peggio della prima. Come ascolti, si intende. Perché quanto a musica, forse, ieri sera è stato anche meglio del debutto di lunedì. Poca voglia o coraggio di osare, certo. (Ma al Festival si può davvero osare?). Però, qualche canzone davvero sopra le righe c'è stata. Per esempio, Sergio Cammarriere, con L'amore non si spiega. O Francesco Rapetti, il figlio di Mogol, con Come un amante.
Tra i giovani qualificati, hanno passato il turno Ariel con Ribelle, La Scelta con il Nostro tempo, Sonhora con L'amore e Jacopo Troiani con Ho bisogno di sentirmi dire ti voglio bene.
Eppure, si diceva, gli ascolti sono stati anche più bassi della prima serata. 8 milioni e 500mila spettatori in media. Contro i 12 mila dell'anno scorso. Sentiremo cosa dirà Pippo Baudo per giustificarsi. Ma questa volta, non c'è più alcuna scusante. Nessun fatto grave. Nessuna disgrazia. Se non forse che il Festival piace sempre meno o annoia di più...
(27 febbraio 2008)
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