RIECCO IL LIGA : L'INTERVISTA
Tornerà con un nuovo album, innanzitutto: a tre anni e mezzo da "Fuori come Va?". E poi terrà il 10 settembre nello spazio del Campovolo di Reggio Emilia un concerto davvero speciale. Ecco il
grande ritorno sulle scene del Liga, che per il suo concerto ha
addirittura scelto di utilizzare quattro palchi: palco Main, su cui si
esibirà con la sua attuale band, palco Vintage, che lo vedrà
accompagnato dal primo gruppo della sua carriera (i Clandestino), palco
Teatro, dove suonerà in versione Giro d’Italia, e palco Solo, per una
breve performance acustica. Il repertorio invece spazierà tra tutti i
brani dei suoi quindici anni di carriera.
Luciano, finalmente dal vivo...
"Non ho mai osservato una pausa così lunga tra un concerto e l'altro e sono molto impaziente, essendo io un 'tossico' da esibizione: mi piace proprio suonare dal vivo. La logica del concerto unico ci permette anche di bruciare subito tutte le emozioni, senza dover aspettare, come avviene di solito, che il tour sia rodato".
Raccontaci un po' del concerto
"La gente sarà abbracciata, assediata da noi, tutti saranno in qualche modo raggiunti dalla musica, anche chi non ha avuto la fortuna o la possibilità di essere sotto il palco principale. Tutti e quattro i palchi saranno sempre attivi: mentre canto da un palco, la musica verrà diffusa contemporaneamente dagli altri palchi".
Neanche un singolo prima dell'evento?
"Forse il singolo uscirà alcuni giorni prima e l'album nuovo appena dopo".
E il titolo? Ce lo puoi dire?
"Non l'ho ancora deciso, davvero".
Sarà un album doppio?
"No, un album solo, e molto concentrato, con poche canzoni".
L'evento del 10 settembre sembra quasi una sfida a Vasco...
"Noi stiamo percorrendo da quindici anni una nostra strada. Da sempre abbiamo totale rispetto per Vasco e non c'è nessuna competizione tra di noi. Se poi c'è chi si diverte a vedere una gara, che cosa vi devo dire?".
Ma non sei spaventato all'idea?
"E' una sfida, che va contro ogni scelta di marketing. Oltretutto sapere che c'è così tanta gente che mi vuole bene (sono già stati venduti 100.000 biglietti) e che viene a vedermi a suonare senza aver ancora ascoltato il nuovo disco, mi rende molto felice e mi fa sentire responsabile: gli devo dare tutto me stesso".
(g.l.)
(17 giugno 2005)
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