LE VIBRAZIONI: RAGAZZI FORTUNATI
Piccoli rocker crescono. Da Sanremo all'Italia, Le Vibrazioni continuano
il loro tour: questa sera, per esempio, suoneranno allo Stadio Comunale di Arconate, con inizio alle ore 20. Ma più che la fatica dei concerti, circa una cinquantina di date sino a fine settembre, conta il successo che stanno raccogliendo un po' ovunque.
"Beh, siamo davvero felici, non c'è
che dire - spiega il cantante Francesco Sarcina. - Vacanze? Neanche a parlarne. Adesso, restiamo concentrati sul tour e intanto ci godiamo il calore del pubblico che è meglio del sole di qualsiasi spiaggia".
Davvero difficile da immaginare la scalata in soli tre anni della band milanese...
"I primi, a volte, a non crederci siamo proprio noi".
Per anni hanno suonato nei locali
di Milano, cercando di farsi notare, come fanno un po' tutti alle prime
armi.
Di quelle serate, ora, resta solo il ricordo: ma il legame con con
la loro città, nonostante la popolarità, rimane sempre forte...
"Milano è una città incredibile. Pensi di conoscerla a fondo e ogni volta ti sembra diversa - continua Francesco. - Forse è perché noi l'abbiamo sempre vissuta con gli occhi di quattro ragazzi, attraverso le serate che facevamo nei locali, il giro degli artisti e degli appassionati di rock. Forse, se fossimo degli impiegati avremmo un altro parere".
Già, potenza della musica, la capacità di farti sognare e vivere sempre con gli occhi sgranati.
"Per me, è stato un fulmine a ciel sereno: ricordo ancora la prima volta che mio padre mi regalò il secondo album dei Led Zeppelin. Fu allora che provai quella strana sensazione... sai, come se qualcuno all'improvviso ti sussurrasse all'orecchio ciò di cui non potrai più fare a meno. Per questo, mi sento davvero un ragazzo fortunato".
(m.l.)
(15 luglio 2005)
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