MIA MARTINI E L'IMMENSO
"La neve, il cielo, l'immenso": i più grandi successi, inediti, brani per la prima volta pubblicati su cd e canzoni eseguite con una orchestrazione diversa rispetto alla prima pubblicazione. Questa è la raccolta definitiva della straordinaria Mia Martini. Una collection a 360° gradi che soddisferà sia gli esigentissimi collezionisti (votati ad un vero e proprio culto verso questa grande interprete) che i semplici estimatori di Mimì.
51 brani "organizzati" in tre cd secondo una traccia temporale ricca di sorprese che rappresentano la preziosa testimonianza di una artista che per l'unicità del suo stile e intensità della sua presenza scenica non ha lasciato eredi.
Il cofanetto – nei negozi dal 29 luglio ad un prezzo consigliato di 29,90€ - è accompagnato da un booklet di 48 pagine contenente foto, testi ed una guida all'ascolto.
La sua carriera artistica inizia nel 1971 come rivelazione del "Festival di Musica d’Avanguardia e Nuove Tendenze" di Viareggio insieme con la P.F.M. Canta "Padre davvero" di A. De Sanctis-P.Pintucci, ed è subito un esordio tormentato: la canzone infatti incontra lo scoglio della censura radiotelevisiva del tempo.
Nel 1972 ad Asiago vince il Festivalbar con "Piccolo uomo" di Dario Baldan Bembo. Sempre nello stesso anno con l'album "Nel mondo una cosa" ottiene il premio della critica discografica. Nel 1973 vince a Venezia la "Gondola d’oro" con la canzone "Donna sola". Prime tappe di un percorso folgorante che per tutti gli anni ’70 contribuiranno alla sua consacrazione. Un successo che , chissà perché, non si perdona e che va fermato con una calunnia stupida quanto infame.
Arrivano gli anni '80, faticosi, ma incastonati di pietre preziose come "E non finisce mica il cielo" e "Almeno tu nell'universo". Poi l'esilio volontario, mai il declino.
(21 luglio 2005)
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