"Nessuno batte ciglio di fronte a un ragazzo bianco che ascolta musica hip-hop, ma quando frequentavo
le scuole superiori, 15 anni fa, non era per niente facile essere un fan di Public Enemy o KRS-One. A quei tempi mi trovavo, per così dire, dalla parte sbagliata della barricata: non volevo indossare jeans aderenti, camicia di flanella o cappello da cowboy e non ascoltavo i Guns and Roses".

A parlare così è John Cena, volto noto del wrestling, campione della WWE ma anche grande amante della musica hip-hop: e proprio da questa
passione è nato il suo primo album "You Can't See Me", 17 brani
originali composti dal wrestler insieme a Tha Trademarc (alias Marc Predka).
John è una persona molto cordiale, lontana anni luce dalla brutalità del ring e ci tiene particolarmente a parlare della sua musica, anche se non si separa mai dalla cintura di campione, nemmeno durante la conferenza stampa: "Ne sono molto orgoglioso. A volte me la porto persino a letto!", confessa.



Perché hai scelto l'hip hop come stile musicale?


"Ho sempre amato molto il rap e infatti il mio personaggio nel
wrestling si ispira a quel mondo. Wrestling e hip hop sono una parte
di me, sono passioni che mi sono cresciute dentro insieme, che mi
divertono. Per entrambi ho avuto anche la fortuna di trovare le
persone giuste che mi hanno sempre indirizzato nel modo migliore".



E come è nato il disco?


"E' il frutto di quasi 3 anni di fatica. Ho avuto la fortuna di
incontrare la leggenda rap Freddie Foxxx all'inizio della lavorazione
dell'album. Mi sono rivolto a lui con grande umiltà e rispetto e lui
mi ha aiutato a produrre l'album dandomi molti consigli importanti...
Partendo da zero e nonostante le difficoltà iniziali siamo riusciti a
creare un prodotto di qualità e sincero. Infatti la casa discografia e
le persone che hanno ascoltato il disco ci hanno dato credito".




Parlaci dei tuoi testi...


"Si basano sulle mie esperienze personali: la vita, la lotta, le
relazioni personali. Non sono cresciuto per strada tra droga e
violenza, per cui sarebbe stato molto falso parlare di queste cose
nelle mie canzoni. Parlo invece della mia battaglia quotidiana con la
vita. Scrivo spesso in viaggio tra un combattimento e l'altro, sono
molto istintivo".



Tra poco uscirà anche un film in cui interpeti il ruolo del marine...


"Voglio dimostrare che si può fare bene tutto, wrestler, attore,
musicista, senza essere per forza ingabbiati in stereotipi".



A proposito di soldati, cosa ne pensi della guerra in Iraq? Vista la
tua poliedricità, vedi un futuro nella politica come Arnold
Schwarzenegger?


"Ho fatto questo film non a favore o contro la guerra, ma per i
soldati che combattono per essere a loro vicini e farli divertire. Per
quanto riguarda la politica, non è una cosa che fa parte di me in
questo momento".



Il tuo pubblico è fatto anche di giovanissimi, come ti poni nei loro confronti?


"So di avere una grande responsabilità verso di loro, per questo li
tengo in grande considerazione. Nello sport come nella musica quello
che voglio trasmettere è l'importanza di essere se stessi,
valorizzando le diversità e il duro lavoro".



Parliamo del video del singolo "Bad Bad Man" e della presenza di Gary Coleman...

"E' una canzone molto energica, che mi rappresenta bene. Per il video
abbiamo scelto di far partecipare Gary Coleman (il mitico Arnold della
serie tv anni '80) perchè volevamo un'atmosfera scanzonata, per
non prendersi troppo sul serio come spesso accade nel mondo della
musica. E la scelta di fare una parodia del telefilm A-Team va in
questa direzione. E poi tutti lo conoscono".



E infine, confessa, è più difficile cantare sul palco o combattere sul ring?

"Combattere non è uno scherzo, è la cosa più faticosa che abbia mai
fatto. Ma cantare è altrettanto difficile. La mia passione principale
rimane il wrestling, ma durante un mio concerto aspettatevi
l'inaspettato e tanto spettacolo".


(g.l.)

(17 settembre 2005)