FESTA A MILANO PER GLI OASIS
Un'ora e mezza e una sfilza di classici, ormai diventati canzoni da cantare a memoria, hanno scaldato domenica sera il concerto a Milano degli Oasis. Un Forum quasi esurito, luci da discoteca e un pubblico caloroso, quasi come di consuetudine per i fratelli Gallagher in Italia, hanno poi fatto il resto, per una serata che, alla fine, ha visto uscire vincitrice ancora una volta la band di Manchester. Addirittura, Liam, solitamente taciturno sul palco, si è più volte lasciato andare a ringraziamenti e a dediche extra per gli oltre diecimila fan presenti sulle gradinate che, tra cori da stadio, fiumi di birra e sventolio di bandiere rigorosamente coi colori dell'Inghilterra, hanno accolto e cantato a gran voce "Don't Look Back in Anger", "Wonderwall", "Cigarettes and Alchool", "Rock'n'Roll Star", "Lyla", "What's The Story Morning Glory", "Champagne Supernova", "Live Forever". Gran finale, poi, con dedica di Liam "a tutti i mods italiani", con "My Generation" degli Who. Più che un tributo a una storica band inglese, un omaggio degli Oasis a uno dei gruppi che Noel e Liam tanto stimano: con un tifo da hooligans, a sopresa, anche da parte dei fans. And now, the show must go on...
(m.l.)
(01 ottobre 2005)
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