CARDIGANS: SUPER EXTRA GRAVITY
E' stata sicuramente tra le prime band del Nord a cercare altrove. Ma sempre con scarso successo, venendo poi fagocitata in quel calderone che dieci anni fa si chiamava brit pop, e che con i Cardigans non aveva forse molto a che fare.
Un primo album così delicato, soffuso, fatto di piccoli ricami e melodia, in tempi di successi radiofonici li aveva portati al largo, in balia della tempesta. Poi, appunto, una correzione di rotta: il successo nel vento delle classifiche britanniche e la fama a livello mondiale.
Oggi, invece, finita quella festa, i Cardigans riprendono le redini della loro ispirazione, spingendosi anche a comporre fuori dal loro orticello. Sarà una scommessa o uno sfizio, chissà, ma "Super Extra Gravity" ha il sapore proprio di questo: un rock pop a volte romantico, a volte graffiante, di una pasta dolce e liquorosa, ma anche capace di colpire con l'incedere dolente delle chitarre, come già successo qualche anno fa con "Gran Turismo".
Là c'erano anche sofisticati arrangiamenti delle macchine, con la puzza in sottofondo di certa elettronica, qui invece solo chitarra, basso e batteria, e ogni tanto un pianoforte a dare man forte alla bella voce di Nina Persson.
Voto: ***
(m.l)
(21 novembre 2005)
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