Madonna:“Confession on a Dancefloor”
(Warner) 2005

Disco music? Sì, proprio quella. Nel momento in cui l’occhio del
revival sembrava inesorabilmente puntato sugli anni Ottanta, chi altro
poteva permettersi il lusso di raggirare le regole e creare una nuova
moda? Miss Ciccone, ovviamente. E allora ecco, esplicito sin dal
titolo, un disco che è un omaggio alle origini: quelle della disco
music anni Settanta, s’intende. Attitudine pop e danzereccia,
rileborata già nel singolo “Hang Up”, in cui un sample degli Abba
(preso in prestito da “Gimme Gimme Gimme”) diventa un classico sotto i
tacchi di Madonna. E poi altrove, con altre citazioni più o meno
evidenti, come in “Sorry” (probabile secondo singolo) dove
rieccheggiano battiti in stile french touch, o in “Let It Will Be”, con
l’eco dei New Order (loro sì veri anticipatori della dance) a dirigere
il groove di sottofondo. Non c’è nulla di epocale in queste tracce,
unite senza stacchi quasi a voler creare un unico flusso trascinante di
suoni e sensazioni. Madonna, del resto, è ormai da anni che si limita a
dettare mode e a riassumere in musica la tendenza del momento. Ma è
proprio in questo che “Confession on a Dancefloor” brilla con le sue
canzoni: musica sintetica e leggerezza tout court, specchio crudele
della società che ci circonda, sempre più improntata al feticcio
piuttosto che alla sostanza. Riusciremo a sopravvivere?

Voto: ***

(m.l.)

(29 novembre 2005)