GRANDE BEFFA A SANREMO

Sanremo. “Qui sparisce tutto, le vetrine dei negozi saranno coperte con dei pannelli. Le insegne, però, non mi piacciono, buttiamole giù: portate via quella, questa e quell’altra. Su gente, abbiate pazienza: è il Festival di Sanremo”.



Si è consumato con una burla degna di “Amici Miei” la prima irruzione sanremese di Giorgio Panariello. E se Tognazzi e company “tentarono” di addrizzare la torre di Pisa, il bischeraccio Giorgio ha bloccato per una mattinata il traffico facendo credere a cittadini e negozianti che le vetrine dei negozi della centrale via Matteotti, a due passi dal teatro Ariston, sarebbero state oscurate per fare spazio alla scenografia del Festival.

Il colpaccio è stato studiato nei minimi particolari: finti operai hanno finto di lavorare e la carreggiata è rimasta chiusa al traffico per ore, mentre gigantesche foto mostravano come sarebbe diventata via Matteotti dopo il restyling.



Ma non è finita: il diabolico toscanaccio ha sfidato le ire dei sanremesi facendo fare irruzione ad un furgoncino con sopra scritto “Fiori di Pescia, i migliori della Toscana”: un vero e proprio schiaffo morale per una città come Sanremo, famosa in tutto il mondo per i suoi fiori. Inevitabile la ribellione dei sanremesi che sono insorti contro il comico accusandolo di voler rovinare l’economia della città. E quando ai liguri si tocca il portafoglio sono guai amari.



I più scatenati sono stati i negozianti che proprio non ne volevano sapere di vedere le loro vetrine oscurate per due mesi: “Vergognati Giorgio – hanno urlato all’imperturbabile comico – ti seguivo sempre in televisione, ma ora non ti guarderò più!”

Alla burla ha partecipato anche l’amministrazione comunale capeggiata dal sindaco Claudio Borea che calatosi perfettamente nella parte, ha minacciato denunce alla Rai per l’usurpazione subita. La movimentata mattinata si è conclusa con le rassicurazioni di Panariello che armato di megafono ha comunicato ai cittadini la verità: “E’ tutta una burla – ha esclamato – è meglio che ve lo dica perché la signora del negozio di vestiti ha già chiamato il suo avvocato”.



L’intera scena è stata filmata da telecamere nascoste. Le immagini saranno trasmesse in uno spot televisivo che andrà, o meglio dovrebbe andare, in onda sulle reti Rai da fine mese. La burla, infatti, ha scatenato la reazione dell’associazioni dei floricoltori sanremesi e dei consiglieri comunali di minoranza che hanno chiesto al Comune di bloccare la trasmissione dello spot che causerebbe “un danno di immagine enorme per la floricoltura locale”.

(09 gennaio 2006)

 
 
 
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