BIAGIO A SAN SIRO
Biagio Antonacci tornerà - dopo il successo del Convivendo Tour 2004-2005 con il quale haregistrato 5 “sold out” al Forum di Assago - ad esibirsi “live” a Milano per una unica serata-eventoestiva.
Il 30 giugno, infatti, per la prima volta, l’artista milanese sarà protagonista di uno straordinario concerto a San Siro di fronte ad una sterminata platea di oltre sessantamila spettatori.
Nella suggestiva cornice del Meazza, che ha finora ospitato i concerti dei più importanti artistimusicali internazionali, Biagio Antonacci sarà realmente al centro della sua città, di quella Milanoche lo ha visto “muovere i primi passi” nell’ambiente musicale, mentre “usciva” da Rozzano urlando con tutta l’energia possibile un brano diventato manifesto del suo primo repertorio“Liberatemi” e che lo ha accompagnato fino ad un presente che lo vede in vetta alle classifiche divendita con l’ultimo album “Vicky Love”.
“Suonare a San Siro? Che effetto! – sottolinea Biagio Antonacci - …e che responsabilità. Sepenso che per noi ragazzi di Rozzano San Siro era estero. Per raggiungerlo salivamo sul mitico tram numero 15 e il tragitto era un vero viaggio. Ricordo ancora quando a 17 anni andai allo stadio per assistere al concerto di Bob Marley... Mi colpì il palco che era piccolissimo… una goccia in un mare di gente. Mai avrei potuto immaginare di essere io su quel palco, di essere il primo artista milanese che si esibisce a San Siro.
”Per questa originale e irripetibile serata-evento, costruita appositamente per l’immensa platea eper gli straordinari spazi dello stadio, Biagio Antonacci ha chiesto la realizzazione di un palco che gli consenta di arrivare più possibile vicino a tutti gli spettatori, per poterli quasi guardare negli occhi, per poter parlare e cantare con loro, in mezzo a loro. Quasi a voler simboleggiare un ideale abbraccio di ringraziamento a quella platea milanese che, fin dall’inizio della carriera, lo ha sostenuto e riconosciuto: “ Vorrei che San Siro si trasformasse nel più grande teatro delmondo… vorrei fare un concerto teatrale in uno stadio…mi piacerebbe coinvolgere il pubblico proprio come a teatro, creando un'interazione con le persone presenti.”
(19 aprile 2007)
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