IRENE GRANDI SU SECOND LIFE
Noi c'eravamo ed è stata davvero un'esperienza esaltante, sorprendente, superiore a ogni aspettativa. Dove? Vi chiederete voi... ma su Second Life!
Già, perché l’avventura di Irene Grandi continua sui mondi virtuali e paralleli, e dopo il casting per attori avatar che hanno preso parte alle riprese del video “Bruci la città” girato proprio su Second Life ed in rotazione in questi giorni sulle maggiori tv musicali, l’artista toscana ha scelto ancora quello che ad oggi è l’universo virtuale più frequentato, per presentare l’uscita di “IRENE GRANDI. HITS”, una doppia raccolta dei suoi più grandi successi.
Il tutto è avvenuto venrdì sera, 11 maggio alle 21.30 sull’isola IbridArte.
Un nutrito gruppo di persone - ops - avatar, un mix euilibrato di fan e addetti ai lavori, tutti attenti e partecipi di un evento unico in Italia/Second Life e che segnerà la strada per molti a venire: a tutti gli effetti è stato infatti il primo show-case virtuale nella storia della musica italiana.
Ma non fraintendete: la voce di Irene era più reale che mai e l'artsta e la sua band sono riusciti a trasmettere calore ed energia anche in questa situazione.
La cantante ha scelto Second Life proprio perché paradossalmente in questo mondo virtuale le distanze vengono annullate anche grazie all’interazione diretta che permette questa nuova piattaforma del web.
Una presentazione anomala e originale per Irene Grandi che è un artista che ha saputo rinnovarsi nel tempo, continuando a dimostrare il suo innato carisma e la sua forza comunicativa.
"Le persone collegate su "Second life" sono sempre di più e mi diverte il fatto che non ci sia alcuna trama", ha detto Irene.
"È stato divertente creare il mio personaggio virtuale, il cosiddetto Avatar, che rispecchia anche i miei difetti. Oggi potrò suonare in un piccolo spazio ed essere ascoltata da chi sarà collegato in quel momento. Mi piacerebbe fissare un appuntamento mensile in cui incontrare i miei fan. Lo show-case sarà visibile in diretta e resterà memorizzato sul mio sito».
(13 maggio 2007)
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